Ho già parlato di svariate fontane di Roma che ho definito “vaganti”.
Le loro posizioni sono cambiate nel tempo anche più volte ma mai la
sistemazione che hanno trovato è apprezzabile.
Stavolta la vicenda è un po’ diversa ed è andata a buon
fine. Una fontana vagante è tornata nella sua posizione originaria. Caso
veramente unico. Mi riferisco alla fontana delle Anfore, commissionata nel ’27 all’architetto
Pietro Lombardi poiché si voleva così onorare il nuovo rione appena costituito.
La commissione prevedeva la costruzione di più fontane e così, infatti, è
stato: diverse nuove fontane sono sorte a Roma in vari rioni. Quella cui mi riferisco,
è la fontana realizzata per Testaccio e la sua denominazione richiama la
destinazione della montagnola che lo caratterizza e che si è formata in epoca
antica da tutti i cocci delle anfore che si rompevano nel vicino porto di Ripa
Grande.
Essa ornava la piazza centrale del rione ma causa di problemi
di stabilità fu spostata in altra posizione nelle immediate vicinanze ma non
era la stessa cosa. Ora invece, finalmente, con il trasferimento del mercato
che in tutti questi anni aveva occupato la posizione a essa riservata, è stata
reintegrata nella sua posizione originaria, unica tra tutte le fontane vaganti
di Roma. Forse si può migliorare l’assetto della piazza che la ospita con un po’
di verde in più, ma per ora accontentiamoci.Prima del restauro |
Nella posizione originaria e restaurata |
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